Recensione: Teorema Catherine di John Green


Trama:

Da quando ha l’età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l’hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l’esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un’altra volta. Tutto questo nel corso di un’estate gloriosa, passata con l’amico
Hassan a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.

Voto:



Recensione:

Partiamo da titolo e copertina che, come sapete, sono molto importanti per me. Il titolo non potrebbe essere più in sintonia con il contenuto. Colin cerca di riempire il vuoto lasciato da C-19 con un Teorema. Un Teorema che riguarda tutte le sue storie avute con ragazze di nome Catherine.
La copertina però...lascia desiderare. Non ne capisco il senso. La copertina originale ritrae tante sagome di diverso colore che rappresentano chiaramente ogni Catherine. Questa di Rizzoli ci mostra Colin (?) che tiene in mano una sfera. Io non sono soddisfatta. Magari voi ci vedete qualcosa di più. In quel caso vi chiedo se mi lasciate un commento e me la spiegate. 
Passiamo alla storia. Come avrete notato, ha ricevuto 5 stelle/quadrifogli, superando quindi Cercando Alaska e Città di Carta. Nonostante sia meno denso di significati (che sono comunque presenti) è più divertente e non ti appesantisce. Non so se avete capito. Ci riprovo.
Colin viene trasportato in un viaggio dal suo amico Hassan che non ne può più di vederlo distrutto dopo la rottura con Catherine XIX. Colin è un bambino prodigio che ha come scopo nella vita quello di essere importante, di essere ricordato. E chi incontra? Lindsey, una ragazza che non vuole farsi notare, ma starsene buona nel paesino dove è cresciuta. 
Mi è piaciuto un sacco leggere del rapporto sincero tra Colin e Hassan. Di come questo rapporto cambia con gli avvenimenti, ma rimane sempre saldo e uguale in un certo senso. Si sostengono, qualsiasi cosa accada e si migliorano a vicenda.
E mi è piaciuto ancora di più il rapporto di amicizia e fiducia che nasce e cresce tra Colin e Lindsey. 
E poi c'è LAC (che non vi svelo volutamente chi sia) che ti ispira solo rabbia. Soprattutto quando Lindsey ti racconta cos'è successo in passato.
Insomma, non è drammatico e denso come gli altri due libri scritti da John Green, ma è più piacevole em, in un certo senso, coinvolgente. Non vi dico quante volte mi sono ritrovata a ridere da sola per le battute di Hassan, Colin e Lindsey. 
Una morale c'è. e, anzi, mi è piaciuta più di quanto mi fossero piaciute le altre due. Qui si parla di ricordi e di storie, che a me sono sempre interessati tantissimo. In particolare è interessante come venga chiarito il fatto che i ricordi a volte sono distorti nella nostra mente. Per qualche motivo non ricordiamo gli avvenimenti come sono effettivamente avvenuti e per questo ci serve il confronto con qualcun altro per poter capire cos'è veramente accaduto. 
Una nota finale devo dedicarla alla matematica. Inevitabile. Il Teorema di Colin è matematica pura.
Se come me avete fatto le superiori, ma la matematica non era/è il vostro forte, non spaventatevi. Durante la storia è un po' difficile capire cosa dica Colin e come arrivi alle sue conclusioni. Però alla fine del libro c'è la spiegazione di un amico di John, un matematico conosciuto in tutto il mondo, che rende la matematica talmente semplice che, se avete le basi del piano cartesiano, non avrete difficoltà a capire.

P.s. qualcuno sa perchè nell'originale ci sono 19 Katherine e in italiano ci sono 19 Catherine?

Citazione Preferita:

"Mettiamo che racconti a qualcuno la mia storia (non sono le parole esatte perchè non voglio fare spoiler). Anche se è una storia scema, raccontarla cambia gli altri in maniera impercettibile, come viverla ha cambiato me. [...] Un cambio infinitesimale che si ripercuote verso l'esterno: sempre più piccolo, ma perenne."

A Chi Lo Consiglio?

Lo consiglio a tutti. Non fatevi spaventare dalla matematica, la capirete sicuramente. Se cercate un libro leggero, che vi faccia ridere e che, allo stesso tempo, vi faccia riflettere senza farvi troppa pressione, questo è il libro giusto per voi.
E poi, una volta iniziato a leggere John Green non si smette più!

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