Trama:
La terribile battaglia delle Pianure Ardenti nelle ultime pagine di "Eldest" ha mostrato non solo le reali forze dell'esercito dell'Impero ma anche la debolezza dei Ribelli. Purtroppo Eragon e Saphira non possono tornare subito nella terra degli elfi a completare il loro addestramento: prima di tutto bisogna strappare Katrina dalle mani di Galbatorix... Christopher Paolini ci conduce di nuovo nella terra dove i draghi esistono, dove la magia è l'unica speranza di umani, elfi e nani contro tiranni e creature demoniache, costruendo un altro episodio della saga che ha conquistato legioni di lettori in tutto il mondo ed è diventata un film di successo.
Voto:




Recensione:
Come potete vedere il voto del terzo libro è significativamente più basso di quello che ho dato ai primi due. Se avete letto il post sulle letture di giugno, saprete che arrivata a metà gli avrei dato 4,5/5. Ora che l'ho letto tutto,m però, mi ritrovo a dover abbassare ancora il voto. La storia è sempre molto ben scritta e dettagliata al massimo. Il punto è proprio quello: tanti avvenimenti avrebbero potuto essere tralasciati o essere semplicemente citati. Invece, il nostro amico Paolini, ha deciso di includere tutto nei minimi particolare, rallentando considerevolmente la storia. Il libro avrebbe potuto essere 200 pagine (almeno) più corto di quello che è.
Inoltre, mi sono un po' stancata di dover continuare a consultare il glossario. Ci sta che il lettore debba guardarsi la traduzione di termini espressi nella lingua dei nani o quella degli Urgali, perchè neanche Eragon li conosce. Però, quando si tratta dei termini nell'antica lingua, visto che Eragon la conosce molto bene a questo punto, non ha senso che lui li capisca e noi no. Non so se mi sono spiegata. Il lettore apprende con Eragon, quindi, nel momento in cui Eragon sa la lingua, anche il lettore dovrebbe capire senza bisogno del glossario.
Altro appunto, che riguarda sempre il linguaggio è la scelta dei nomi (che siano di luoghi o esseri viventi): a volte sono veramente complicati da leggere e spesso mi sono ritrovata a saltare nomi perchè il mio cervello non capiva cosa ci fosse scritto. Capisco che parliamo di una lingua diversa dalle nostre, però avrei preferito che Christopher creasse una lingua un po' più semplice da leggere e non un insieme di consonanti impossibili da pronunciare.
Un punto della storia che potrebbe risultare di gradimento di alcuni e far inorridire altri sono le descrizioni grafiche e violente delle uccisioni. Anche in questo libro seguiamo Roran e il suo martello quando si ritrovano a combattere e le descrizioni non lasciano nulla all'immaginazione. Personalmente a volte mi sono sembra veramente troppo grafiche, mentre altre volte no.
Passiamo ora alle cose belle. Mi è piaciuto molto che Eragon dimostri sempre mola umanità, anche con chi non se lo merita (ad esempio con Sloan). Ho apprezzato molto anche che si venga a conoscenza di aspetti della cultura degli Urgali. In questo modo capiamo che anche se sono diversi hanno comunque una comunità con principi da seguire e rispettare.
I personaggi di Angela e Solembum mi piacciono sempre di più. Lei riesce a far ridere anche nei momenti peggiori e il gatto mannaro è sempre enigmatico e insolente.
Mi è piaciuto moltissimo poter entrare nella testa di Saphira e sentirla chiamare gli umani "orecchie rotonde" o "bipedi" e poter capire come lei li veda veramente. Così come mi è piaciuto tanto come il rapporto tra lei ed Eragon si è sviluppato.
Vorrei fare un appunto anche sul fatto che si parla di religione. Per me è un punto positivo, ma potrebbe non esserlo per tutti. Si mette veramente in discussione l'argomento, quindi se non siete a vostro agio nel confrontarvi con un argomento così importante io aspetterei a leggere il seguito della serie.
Ultimissima cosa: le ultime 200 pagine sono piene di avvenimenti. Uno me l'aspettavo. Sapevo di Brom fin dall'inizio. Avevo ipotizzato quello che viene rivelato ad Eragon già a metà del primo libro. Gli altri invece non li avrei indovinati neanche se fossi stata una veggente, tanto sono improvvisi e stupefacenti.
Ultimissima cosa: le ultime 200 pagine sono piene di avvenimenti. Uno me l'aspettavo. Sapevo di Brom fin dall'inizio. Avevo ipotizzato quello che viene rivelato ad Eragon già a metà del primo libro. Gli altri invece non li avrei indovinati neanche se fossi stata una veggente, tanto sono improvvisi e stupefacenti.
Citazioni Preferite:
- "E' sempre così. I mostri della mente sono ben peggiori di quelli che esistono nella realtà. Paura, dubbio e odio fanno più danni di qualsiasi bestia selvatica."
- "I libri devono andare dove sono più apprezzati e non restare in silenzio a impolverarsi su mensole abbandonate, non trovi?"
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