Recensione: La Trilogia Della Nebbia di Carlos Ruiz Zafòn


Trama:

Una misteriosa casa sulla costa atlantica spagnola e tre ragazzi alla scoperta degli antichi segreti che custodisce, legati a innominabili patti siglati con un personaggio luciferino, il misterioso Principe della Nebbia che emerge dalle ombre della notte per sparire alle prime luci dell'alba.

Nella Calcutta del 1916 un treno in fiamme squarcia la notte mentre i gemelli neonati Ben e Sheere vengono miracolosamente salvati. Sedici anni dopo, le braci di quell'incendio ricominciano ad ardere per i due adolescenti, segnando il loro destino.

In un faro sulla costa normanna i giovani Irene e Ismael si addentrano nel mistero di un fabbricante di giocattoli, un enigma che li unirà per sempre trascinandoli in un mondo labirintico di luci e ombre.
I primi tre romanzi dell'autore de L'ombra del vento, riuniti per la prima volta secondo le intenzioni dell'autore. Atmosfere gotiche, trame mozzafiato e personaggi che si imprimono indelebili nella memoria dei lettori.

Voto:



Recensione:

Come avrete capito dal titolo e dalla copertina del libro, in realtà stiamo parlando di tre libri. Il voto complessivo sarebbe di 2,75/5 quadrifogli, quindi ho deciso di arrotondare per eccesso, visto che due dei tre libri mi sono "piaciuti". 
Ho comprato questo volume, intanto perchè era più economico che non comprare tre libri separatamente, e poi perchè avevo già letto "L'Ombra del Vento" e "Marina" e a entrambi avevo dato 5/5. Invece sono rimasta delusa...
Il Principe della Nebbia:  
E' il libro che mi è piaciuto meno. I personaggi mi sono sembrati molto piatti, poco sviluppati. Anzi, i protagonisti sono poco sviluppati, perchè personaggio secondari come il guardiano del faro o la famiglia Fleischmann mi sono sembrati molto ben descritti. E potrei quasi dire di conoscere di più loro, anzichè i protagonisti. 
Una cosa che è sia un pregio che un difetto, è la brevità del libro. Sono 150 pagine più o meno, e gli avvenimenti a volte sono troppo affrettati. Alcune spiegazioni sono veramente troppo sbrigative.
In più, la storia viene presentata come pregna di magia, ma a me è sembrata troppo astratta. Va bene che la magia non esiste davvero (?), ma per essere credibile deve avere un aggancio con la realtà, sennò diventa troppo fantasiosa e non è più tanto credibile (detto da una che adora i fantasy è veramente il colmo).
Il Palazzo della Mezzanotte: 
Questo mi è piaciuto di più del precedente. E' stato molto più coinvolgente, molto più completo e molto più imprevedibile.
I personaggi sono ben sviluppati, ognuno ha un carattere ben distinto dagli altri. Le vicende non sono affrettate e la cosa migliore è che stiamo parlando di un libro che inganna. 
Il lettore scopre le cose assieme ai protagonisti, quindi come loro crede determinate cose...finchè a metà libro arriva una rivelazione che fa crollare tutte le certezze.
Le ultime 100 pagine, poi, sono ricche di tensione e sorprese. E fino all'ultima parola si spera che tutto vada per il meglio, ma sarà così?
Le Luci di Settembre: 
Anche questo libro ha ottenuto un buon voto. Il mio preferito dei tre che fanno parte di questa trilogia. Mi è piaciuto, come anche per gli altri due, che fosse una lettura relativamente breve. Più di tutto ho apprezzato il fatto che non ci fossero punti morti, ma che tutto arrivasse a tempo debito. Spiegazioni e colpi di scena sono ben studiati e sono anche abbastanza soddisfacenti. Ho però avuto un piccolo problema con alcuni personaggi secondari: non vedo cosa c'entrino Ismael, Dorian e Irene. Si mettono in mezzo a una storia che non li riguarda...un'aggiunta un po' forzata a mio parere.

A Chi Lo Consiglio?

Lo consiglio a chi piace il genere horror/thriller. Le storie sono abbastanza inquietanti e misteriose.
Non lo leggete se avete paura dei clown (mi riferisco a Il Principe della Nebbia).
Lo consiglio a chi non si spaventa facilmente.

Commenti