Recensione: Il Libro Segreto Di Dante di Francesco Fioretti


Trama:

Una storia mai raccontata. Un enigma dimenticato. Quale mistero si cela nei versi più criptici del sommo poeta?
Dante è davvero stato ucciso dalla malaria, come tutti a Ravenna credono? Oppure qualcuno aveva dei motivi per desiderare la sua morte e la scomparsa di un segreto insieme a lui? Tormentati da questo dubbio, la figlia del poeta, suor Beatrice, un ex templare di nome Bernard e un medico, Giovanni da Lucca, iniziano una doppia indagine per fare chiarezza su quanto è accaduto. Cercano con fatica di decifrare un messaggio in codice lasciato da Dante su nove fogli di pergamena e intanto si mettono sulle tracce dei suoi presunti assassini, scoprendo che molti nutrivano una profonda avversione per il poeta. Non sarà facile trovare la chiave del segreto occultato nella Commedia e scoprire chi voleva impedire al poeta di terminare la sua opera. Ma perché l’Alighieri aveva deciso di nascondere con così grande cura gli ultimi tredici canti del Paradiso? Teoremi raffinati, intrighi complessi e verità da svelare si celano tra i versi delle tre cantiche, come l’identità del Veltro, o l’annuncio dell’arrivo di un misterioso vendicatore… Sullo sfondo storico della crisi politica ed economica del Trecento, Il libro segreto di Dante intreccia vicende reali e personaggi di fantasia, tessendo trame piene di mistero e inquietanti interrogativi. 

Voto:


Recensione:

Ho preso questo libro basandomi solo sul titolo. Misteri e enigmi sono sempre stati fonte di curiosità per me. In più, avevo già letto Inferno di Dan Brown che mi era piaciuto molto, quindi sono andata a colpo sicuro.
Mi sento allora in dovere di avvisarvi che lo stile usato dall'autore per scrivere questo libro non è quello che vi aspettereste. Almeno io mi aspettavo che fosse scritto in maniera normale. Per meglio dire, pensavo sarebbe stato come leggere Dan Brown o Glenn Cooper. Invece no. 
Lo stile usato dall'autore è un po' datato. Non troppo ostico, stile Dante, ma comunque che richiama il passato.
Come vi dicevo, all'inizio sono rimasta spiazzata e ho temuto di non riuscire a leggerlo. Invece, una volta iniziata la lettura e abituatami allo stile, è stata una lettura piacevole e anche veloce tutto sommato.
Detto questo, io non sapevo nulla degli ultimi 13 canti del Paradiso. A scuola te li fanno studiare, ma non ti dicono che erano stai nascosti da Dante in persona e che perfino Boccaccio ha scritto del loro ritrovamento. Sono sicura che se lo dicessero a scuola la Divina Commedia sarebbe un po' più interessante e un po' meno ostica da studiare.
Interessante che si tratti di un libro che prende i fatti realmente accaduti e che li romanza un po', in modo da avere una storia avvincente. Molto, molto interessante e intrigante. 
Devo dire che si tratta di un libro che è molto abile nello sviare la mente del lettore. Il mistero principale da scoprire è "hanno avvelenato Dante? Chi è stato?", ma più di una volta mi sono ritrovata a dimenticarmene. Ci sono talmente tante cose interessanti, talmente tanti intrighi che si mescolano, che più di una volta, quando il libro tornava su quel punto principale, mi trovavo disorientata. E secondo me questo è un punto a favore del libro!
Devo farvi degli appunti, però. Se la storia è molto intrigante e tiene il lettore col naso appiccicato alle pagine, molto spesso ci sono frasi in latino che lasciano il lettore spiazzato. Ho trovato questa cosa un po' irritante. Mi rendo conto che stiamo parlando del 1300 e che allora ancora tutti i colti parlavano il latino...ma io vivo nel 2015, ho studiato latino per modo di dire e non lo pratico da 5 anni. Ora, io l'ho studiato un po', ma chi non ha neanche le conoscenze di base? Alcune frasi vengono tradotte immediatamente (o dalla stessa persona che le ha dette in latino o dall'autore), altre non vengono tradotte per niente. Ciò significa che io no avrò mai letto il libro completo, perchè mi mancano quelle frasi che non sono riuscita a capire. Infatti, ho tolto mezzo voto, proprio per questo motivo.
Altro motivo che mi ha portato a dare 4.5 su 5 è stato il fatto che si parli tanto di politica, Non è il mio argomento preferito, tanto che ci capisco poco anche della politica di oggi, ma non è nemmeno troppo ostico (in questo libro). Se avete studiato a scuola la vita di Dante, saprete già tutto sulla lotta tra guelfi e ghibellini, guelfi neri e guelfi bianchi, esili di qua, esili di là, lotte per il potere etc. Non dovreste avere grandi problemi, insomma.
Se però non avete queste conoscenze dovrete impegnarvi un po' di più per capire bene cosa sta succedendo. 
Insomma, nel complesso, si tratta di un libro in cui bisogna immergersi completamente. Pieno di misteri e intrighi da scoprire. Forse vi ci vorrà un po' per entrare nel meccanismo della scrittura, ma una volta compreso quello, il gioco è fatto!

Citazioni Preferite:

- "L'amore scrive la storia degli uomini, non è mai casuale..."
- "Tutte le vite hanno un senso, ma non è detto che lo conosciamo: devi capire che quel piccolo frammento che tu rappresenti è il rapporto con il Tutto.."
- "Quante cose vi dice il poeta: che la felicità è un'armonica consonanza tra istinto e ragione, desiderio animale e volontà razionale, quando vanno all'unisono come gli ingranaggi di un orologio meccanico; che ad azionare la macchina è la stessa energia cosmica che muove i pianeti; che tale energia ha nome Amore li fa ruotare in sintonia col Tutto; che la felicità è un dolce lasciarsi andare a tale fora cosmica, un liberarsi dei desideri che crediamo erroneamente di desiderare, per non ostacolare il moto e anzi assecondarlo, lasciarsi muovere dalla potenza che muove le stelle."

A Chi Lo Consiglio?

Lo consiglio a chi ha fatto il liceo. Non sto scherzando. O vi piace Dante in una maniera incredibile e e lo siete studiati per conto vostro o avete fatto il liceo e avete studiato la sua vita e la Divina Commedia. Per riuscire a capire tutto dovete avere un infarinatura della realtà storica che vive il Poeta e sapere un po' di latino. Tutte cose che solo il liceo può darvi...
Poi a voi la scelta. 

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