Recensione: Hoot di Carl Hiaansen


Trama:

preoccupato: la Florida non sembra abbastanza divertente... Finché un mattino appare quello strano ragazzetto. Dal finestrino dello scuolabus, Roy lo vede sfrecciare lungo il marciapiede. Senza libri, senza zaino e soprattutto senza scarpe. Chi è? Dove è diretto? Intanto, nel cantiere dove dovrebbe nascere un nuovo megastore di frittelle, si moltiplicano gli "incidenti": scompaiono i paletti di rilevamento, sbucano
alligatori nei gabinetti degli operai, spariscono i sedili degli escavatori... Ce n'è abbastanza per risvegliare la curiosità di Roy, che presto si troverà coinvolto in una battaglia contro il tempo: smascherare gli speculatori prima che qualcuno ci rimetta le penne...

Voto:


Recensione:

Non so perchè ma ero convinta che questo libro parlasse di alieni. Quando ho tentato di leggere questo libro la prima volta (più o meni 10 anni fa) non ero riuscita ad entrare in collegamento con i personaggi e l'ho abbandonato quasi subito. A distanza di tanto tempo, l'ho letto in una giornata. 
Sicuramente le letture di questo mese hanno un filo conduttore perchè anche qui, vengono toccati temi come il bullismo, l'amicizia e la salvaguardia dell'ambiente. Sono temi importanti che ci vengono presentati dal punto di vista di un ragazzino delle medie che li vive in prima persona.
Prima di tutto, mi sento di dire che è un libro che dà spunti interessanti su come affrontare i bulli (tentare di non farci caso ed eventualmente reagire) e che ci mostra come la famiglia sia importante per i figli ma non sia del tutto determinante. Abbiamo due esempi qui: Dana è il bullo con una situazione difficile a casa, Dita Di Triglia non ha una situazione famigliare migliore eppure non si comporta da bullo. 
Poi, mi è piaciuto come è stato affrontato il tema dell'amicizia. Roy è il ragazzo nuovo, preso di mira dal bullo e che mangia da solo in mensa, ma a poco a poco riesce a farsi degli amici. La situazione è perfettamente normale (da questo punto di vista) e mi piace che alla fine tra lui e Beatrice non nasca una storia. E' stata una ventata di freschezza perchè io mi aspettavo che da un momento all'altro iniziassero a fare coppia. Invece non è andata così. 
Mi è piaciuto anche il conflitto che vive Roy. Un ragazzino di 11/12 anni sa cosa è bene e cosa è male ma gli risulta difficile dividerli del tutto quando tiene a qualcosa. Tutti a quell'età abbiamo fatto qualche stupidaggine. E' normale. E Roy è un ragazzino normale che si interroga se fare quello che gli dice il cuore o ascolta la mamma e la ragione e tenersi in disparte. 
Una nota di merito va anche alla figura dei genitori di Roy che cercano di capire il figlio adolescente senza punirlo per qualsiasi cosa faccia, ma nemmeno lasciando che le passi tutte lisce. Secondo me rappresentano un buon esempio. 
Per quanto riguarda il tema della salvaguardia dell'ambiente, invece, dirò poco per non farvi spoiler. Ho trovato molto veritiera la rappresentazione della catena alimentare che pur di espandersi farebbe di tutto. Ora, non so se sia mai capitata uno cosa simile a quello che capita nel libro, ma sono sicura che le grandi multinazionali non si interessano molto dei danni che fanno costruendo nuove filiali: vogliono solo i soldi...esattamente come accade qui!
Ultimissima cosa: ho apprezzato che ci fossero più punti di vista. Vediamo cosa succede con gli occhi di Roy, con quelli del capocantiere Curly e anche con gli occhi del poliziotto che investiga sul caso. Abbiamo quindi una visione veramente completa degli avvenimenti!

A Chi Lo Consiglio?

Lo consiglio a tutti quelli che tengono all'ambiente e vogliono leggere una storia sul tema. Lo consiglio a tutti i ragazzini dagli 11 anni in su perchè potranno leggere di un personaggio che vive i loro stessi conflitti. E Lo consiglio a te che stai leggendo questa recensione perchè è un libro che ti scalderà il cuore!

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