Anno Pubblicazione: giugno 2014
Casa Editrice: Nord
Prezzo: 16,00 €
Trama:
Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scostante e scorbutico, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (e pure quelli che non vende) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di abbassare i prezzi. Anche per gli agenti di vendita è ormai un interlocutore a dir poco difficile. Ma tutto cambia una sera come tante, quando, rientrando in libreria, A.J. trova una
bambina che gironzola nel reparto dedicato all’infanzia. Al collo ha appuntato un biglietto scritto dalla madre: "Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata". Seppur riluttante (e sorprendendo tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l’esistenza. Perché Maya è animata da un'insaziabile curiosità e da un'attrazione istintiva per i libri – per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell’affascinante mosaico di parole che riempie le pagine all’interno – e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio. Trovando infine la forza per aprirsi a un nuovo, inatteso amore.
Voto:




Recensione:
Inizio subito col dirvi che la copertina è fantastica e vi dà già un'idea del contenuto del libro. Libri, un uomo e una bambina. Già, una bimba viene abbandonata in una libreria nelle mani di un uomo che non ha mai avuto tanto a che fare con i bambini. Eppure tra i due nasce subito una simpatia e sembra chiaro che A.J. la debba tenere e che le faccia da padre.
Bene, soffermiamoci sui personaggi un momento. A.J., il nostro protagonista, è alquanto insopportabile. Gestisce una libreria ma tiene solo i libri che piacciono a lui, non vuole leggere libri nuovi che siano fuori dalla sua comfort-zone e, soprattutto, non vuole tenere tanti libri per bambini. Leggendo il libro si capisce, un po', perchè A.J. sia arrivato a questo punto, ma io non sono mai riuscita a giustificarlo fino in fondo.
Maya è una bambina stupenda: piena di vita, molto intelligente e molto irriverente.
Rimanendo in tema personaggi, ho trovato singolare che il colore della loro pelle (non solo dei protagonisti, ma anche di tutti gli altri) venga portata alla luce solo dopo un bel po' di pagine. Sì, i protagonisti sono di colore, ma all'inizio non lo sappiamo e per me è stato uno shock scoprirlo dopo tanto, perchè ho dovuto cambiare i connotati a tutti nella mia immaginazione. Naturalmente non è un punto a sfavore del libro, anzi. Ci fa capire come la nostra mente sia abituata a degli standard, tanto che non ci poniamo neanche mezza domanda sulla questione.
Passiamo ora alla trama. E' molto intrigante, in tutti i sensi. Parliamo della storia di un uomo che ha perso la moglie, gestisce una libreria e si trova a doversi occupare di una bambina. In più, ci sarà un mistero da risolvere...o più di uno. Il primo problema l'ho trovato quando A.J. decide di tenere la bambina. Lo so che il libro non è ambientato in Italia, ma sono anche sicura che il processo di adozione non è semplice e veloce in nessun Paese, soprattutto per un single. Eppure nel libro sembra non esserci nessun problema, nessuna menzione del tempo che passa tra l'idea dell'adozione e l'adozione effettiva. Questo mi ha fatto perdere almeno un po' il contatto con la realtà.
Altro punto che mi ha un po' infastidito è che, a volte, non c'è abbastanza distacco da una parte della storia all'altra. Ci sono state alcune volte che non sono riuscita a capire subito che la narrazione era passata da un giorno al successivo. Ma su questo punto potrei essere io il problema.
Vogliamo parlare dei punti positivi? Certo che sì!
L'autrice ha fatto un lavoro stupendo nel rappresentare i cambiamenti che l'arrivo di un bambino porta nella vita degli adulti. Tutti ad Alice Island vengono sconvolti dall'arrivo di Maya e sembra che l'intera isola si interessa a lei e al suo benessere. A.J. non è il padre modello, ma fa del suo meglio...e ci riesce. Maya è una bambina felice, sveglia, legge tanto e, come tutti i bambini, dice quello che pensa e vede le cose con l'innocenza dell'infanzia. Questa è stata la mia parte preferita. Il padre cerca di nasconderle un fatto e lei lo scopre, perchè ai suoi occhi è lampante. E sono arrivata a pensare che forse da adulti ci creiamo veramente troppe sovrastrutture. I bimbi pensano in modo lineare. Gli adulti pensano troppo e in modo complicato.
Detto questo, la storia in generale mi è piaciuta molto. Inizi a leggerla e non te ne staccheresti più, ma te ne devi staccare (almeno io ho dovuto per poter dormire) e quando ci torni ti serve un attimo per riimmergerti nella storia. E non ho capito perchè. Sinceramente non lo so: anche qui potrei essere solo io. Ho comunque apprezzato tutte le avventure di A.J. e Maya e mi è piaciuto il fatto che il focus della storia fosse questo rapporto Padre-Figlia e non una relazione tra uomo e donna, anche se sono presenti. E soprattutto ho apprezzato che Maya abbia sempre saputo di essere stata adottata. Questo ha reso possibile che la bambina vedesse l'amore che le veniva offerto e la fortuna che ha avuto nell'essere adottata da A.J.
Altra nota positiva: ogni capitolo si apre con il riferimento ad un'opera letteraria. Questo dà al lettore tantissimi spunti per letture future.
Vi parlerei anche della conclusione, ma non voglio togliervi il piacere della scoperta, quindi vi dico solo che non me l'aspettavo!
A Chi Lo Consiglio?
Lo consiglio a tutti coloro che credono nell'amore incondizionato, a chi adora i bambini e a chi vuole una storia che parli di libri.
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