Recensione: Tre Donne In Abito Da Sera di Helen Reilly


Trama:

Tre donne in abito da sera si accingono ad assistere a uno spettacolo d'illusionismo nel teatro allestito nel solarium di casa Bonnard, delle famiglie più in vista di New York. Una è Irene Bonnard, la padrona di casa, austera e ancora affascinante a dispetto dell'età; la seconda è Pamela Crewe, la graziosa fidanzata del figlio di Irene, bionda dagli occhi azzurri, con quello strano carattere che alterna improvvise timidezze a grandi slanci d'affetto; la terza è Naomi Shane, che a soli 26 anni ha già un infelice matrimonio alle spalle dal quale sta faticosamente cercando di riprendersi. Molti sono
gli ospiti che si cimentano in qualche gioco di prestigio, e tra questi, inaspettato, c'è anche il dottor Gilbert Shane, l'ex matiro di Naomi. Tutti sanno che Gilbert e Naomi preferiscono evitarsi, eppure eccoli lì, insieme, prima e dopo la cena, impegnati in animate discussioni. Quando lo spettacolo comincia, uno dei primi a presentarsi sulla scena è proprio Gilbert, che sfoggia la sua grande abilità. Almeno fino a quando qualcuno, davanti agli occhi di tutti, riesce a conficcargli un coltello nella schiena, uccidendolo.

Voto:


Recensione:

Temevo che questo libro sarebbe stato troppo scontato, che fin dall'inizio sarei stata in grado di scoprire il colpevole e che non sarebbe stata una lettura piacevole...invece mi sono dovuta ricredere!
Noi seguiamo la vicenda dal punto di vista di Naomi, la giovane che rimane vedova, durante tutto il periodo in cui si svolgono le indagini sull'omicidio di suo marito.
Questo libro è stato scritto nel '41 ma non fatevi ingannare: la scrittura è molto moderna e scorrevole. Di tanto in tanto ci sono delle parole che magari non si usano più nel 2017, ma tutto sommato è veramente moderno. Sicuramente, visto il momento in cui è stato scritto, richiama adattamenti di serie TV come d esempio Poirot (parlo delle delle serie TV perchè non ho mai letto i libri). E richiamano quel tipo di giallo anche nello svolgimento delle indagini. Gli indizi sono disseminati mano a mano che la storia progredisce ma non sono così evidenti come vi aspettereste. Evidentemente anche i lettori degli anni '40 erano più astuti di quanto si possa immaginare.
I personaggi che incontriamo e che seguiamo sono una decina. Ognuno ha la sua personalità e non mi è mai capitato di scambiarne uno per un altro. La protagonista si lascia un po' trasportare dagli eventi, ma penso che sia un aspetto calcolato, visto quello che deve sopportare.
Sapete che mi "vanto" sempre di vedere le cose prima che succedano, di riuscire a cogliere i piccoli particolari che poi mi rovinano la sorpresa della fine, etc etc. Beh, stavolta sono rimasta sorpresa anche io. Il movente è talmente intricato che penso nessuno dei lettori ci arriverà prima della rivelazione del nome dell'assassino.
Onestamente, pochi libri mi metto l'ansia, ma l'ultima scena di questo mi ha veramente fatto battere il cuore., perchè c'è tanta di quella suspence che non vi dico! Insomma un romanzo perfetto per prepararsi ad Halloween!
Come ultima cosa vi voglio dire che questa è la tredicesima "puntata" delle inchieste condotte dall'ispettore McKee, ma non ha importanza che abbiate letto le altre 12 prima di questa, perchè McKee conduce semplicemente le indagini e non è introdotto come un personaggio con una sua storia che contribuisce a tutta la serie!

A Chi Lo Consiglio?

A chi ha nostalgia della della Signora in Giallo, Poirot e Miss Marple.

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