Recensione: Still Alice - Perdersi di Lisa Genova


Pagine: 293
Editore: PIEMME
Prezzo: 11,90 €

Trama:

C'è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant'anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola - una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato - e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi - per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo.

Voto:



Recensione:

Leggendo la trama del libro vi sembrerà di esservi spoilerati tutta la storia: non è così.
Questo è stato un libro molto duro da leggere, nonostante mi abbia rapito fin da subito e mi costringesse a girare pagina dopo pagina per sapere come proseguiva la storia. Leggere la storia di una donna con un cervello così che inizia a perderlo è stato un esercizio che mi ha richiesto molta fatica. La mente è ciò che ci definisce: il cervello controlla tutto, TUTTO della nostra vita e quando questo inizia a perdere colpi va tutto a rotoli.
Mi sono appassionata fin da subito alla storia di Alice, perchè Alice è un personaggio che ha una tenacia immensa. Non vuole cedere alla malattia, non vuole dargliela vinta, vuole prendersi tutto il tempo possibile per fare le cose come vuole lei. Almeno finchè la malattia non ha la meglio.
Facendo delle ricerche ho scoperto che Lisa Genova è una neuro-psichiatra quindi sa di cosa parla e possiamo stare certi che il decorso della malattia è effettivamente così com'è descritto nel libro. E' stata molto brava a farci vedere come questa malattia sia ancora stigmatizzata e come le persone reagiscano alla sua presenza in mille modi diversi. I colleghi di Alice reagiscono in un modo, suo marito non si da pace, i suoi figli hanno modi diversi di prendere la notizia. Tutto ruota intorno ad Alice, ma c'è molto di più che una sola donna in questa storia. Ed è proprio questo che ho apprezzato. Fosse stata solo la storia di una donna che non si ricorda più niente sarebbe stata una storia banale, noiosa. Facendoci vedere come la malattia non colpisca solo il malato ma anche chi gli sta attorno Lisa Genova ha creato un capolavoro!
Se dovessi fare un appunto (da prendere con le pinze visto che questo libro è il primo dell'autrice) direi che non ho capito moltissimo i test che fanno ad Alice per vedere a che stadio della malattia si trovi. 
E infine vi dico che questo libro mi ha messo un po' di fifa: perdere la mia coscienza è quello che mi spaventa di più in assoluto e leggere di una donna che piano piano perde i ricordi, perde sè stessa, perde tutto mi ha colpita come un pugno dritto allo stomaco. Però ne è valsa la pena!

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