Buongiorno lettori,
Due settimane di silenzio, di nuovo, perchè adesso ho due nonni su 3 all'ospedale. A uno bisogna fare assistenza, all'altra no, ma è comunque un bel carico di stress da gestire. In più, per non farci mancare niente mi è tornata la tendinite al polso, quindi sono in mutua per un bel po'. Sicuramente avrò più tempo per leggere, guardare adattamenti cinematografici e scrivere post, ma non sarà facile, perchè col tutore anche scrivere alla tastiera è un'agonia.
Dopo questi aggiornamenti molto allegri direi che possiamo passare a parlare della trasposizione cinematografica di Still Alice. Vi faccio uno spoiler? Non mi è piaciuto!
Niente da dire sulla performance degli attori, che hanno fatto veramente un buon lavoro nel portare alla vita quello che il regista ha voluto fosse questo film. In particolare sono rimasta stupita di vedere Kristen Stewart nei panni di Lydia, perchè non mi ricordavo assolutamente che avesse recitato in questo film, Ribadisco, gli attori sono stati veramente bravi.
Il problema è la sceneggiatura. Se nel libro siamo dentro la testa di Alice e seguiamo i suoi ragionamenti e le sue strategie per non perdersi del tutto, nel film Alice sembra mandata allo sbaraglio. Tutta la storia è veramente troppo veloce: hanno fatto un film di un'ora e mezza e hanno fatto tutto di fretta, quando aggiungendo mezz'ora di scene che entrano più nel dettagli avrebbero dato una visione più completa di ciò che sta passando Alice.
Se non avessi letto il libro non avrei capito che Alice ad un certo punto di perde mentre corre, non avrei capito perchè al suono del timer ripete delle parole e ne segna altre e tanti altri piccoli dettagli che nel libro mi hanno aiutato ad entrare in empatia con il personaggio.
Una cosa positiva è che la casa di Alice e John è esattamente come me l'aspettavo, ma vorrei portare la vostra attenzione su John. All'inizio si capisce che non vuole accettare la malattia di Alice, ma poi diventa un personaggio marginale, che non fa nulla di concreto, quando invece nel libro è alla disperata ricerca di una cura per sua moglie. Perchè non far vedere questo aspetto?
Il libro mi era piaciuto proprio perchè metteva in mostra sia come la vive il malato che chi gli sta attorno: chi lo accetta, chi si rifiuta di crederci, chi fa di tutto per trovare la cura, chi stigmatizza il malato. Nel film tutto questo passa in secondo piano ed emerge a tratti, passando forse anche inosservato.
Molti passaggi vengono persi perchè si è voluto concentrare tutto in un'ora e mezza: Alice scopre di avere l'Alzheimer, perde il lavoro, fa le vacanze, fa il suo discorso, non è più sè stessa, fine.
Nel libro le cose vanno gradualmente, nel film si corre.
Se avete letto questo post prima di vedere il film, vi consiglio di non guardarlo neanche, se l'avete già visto ditemi se concordate o no con me e perchè nei commenti!
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