Recensione: La Via Del Male di Robert Galbraith

Pagine: 600

Editore: Salani Editore

Prezzo: 18,60 €

Trama:

Un giallo diabolicamente ingegnoso con colpi di scena inaspettati dietro a ogni angolo, è anche la coinvolgente storia di un uomo e di una donna giunti a un crocevia della loro vita personale e professionale.
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza inorridisce nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. Il suo capo, l’investigatore privato Cormoran Strike, è meno sorpreso ma non per questo meno preoccupato. Ci sono quattro persone nel suo passato che pensa potrebbero essere responsabili – e Strike sa che chiunque di loro sarebbe capace di tale odiosa brutalità.
Con la polizia focalizzata sul sospettato che Strike ritiene sempre più essere innocente, lui e Robin prendono direttamente in mano il caso e si immergono nei mondi oscuri e contorti degli altri tre uomini. Ma altri fatti orrendi stanno per accadere, il tempo sta per scadere per due di loro.

Voto:

Recensione:

Le vicende che Cormoran Strike e Robin Ellacott si trovano ad affrontare sono sempre più macabre e sempre più intricate. E io sono sempre più presa dalla storia.

Il libro è lunghetto, ma l'ho letto veramente velocemente.

Cormoran è sempre il solito scorbutico, che sta sulle sue, non si fida di nessuno, ma in questo volume esce un po' di più l'umanità del personaggio. Veniamo a conoscenza di dettagli della sua vita passata che ci aiutano a capire meglio perchè Cormoran sia diventato così, e probabilmente anche perchè ha scelto di fare il lavoro che fa.

Contemporaneamente veniamo a conoscenza di dettagli della vita di Robin che ci fanno entrare in sintonia col personaggio ancora di più. Personalmente mi è sempre piaciuta molto ma in questo libro mi ha conquistato del tutto. Anche se non condivido la sua scelta riguardo Matthew.

Se volgiamo spendere due parole sul caso che vede impegnati i nostri due protagonisti nel corso del libro, posso dirvi che anche stavolta (come in Il Baco Da Seta) è molto macabro. I dettagli sono abbastanza crudi e non per i deboli di cuore o per i pudici.

In più stavolta leggiamo anche i pensieri del criminale che si sta cercando. Questo, unito al fatto che Cormoran e Robin si muovo su più di una pista, dà modo al lettore di fare supposizioni e vedersele sbriciolare dai nuovi dettagli, fino alla fine quando tutto ha un senso compiuto e ogni tassello trova il suo posto.

Come al solito J. K. Rowling ha scritto un capolavoro, il migliore secondo il mio modesto parere della serie. Per il momento. Già, perchè proprio all'inizio di aprile ha annunciato su Twitter che ha finito di scrivere il quarto volume Lethal White.