Pagine: 175
Editore: Newton Compton Edition
Prezzo: 3,90 €
Trama:
Chi è il misterioso e ricchissimo vicino di casa di Nick Carraway, a West Egg? E perché passa tanto tempo a fissare quella piccola luce verde che brilla su uno dei moli dell'altra sponda della baia? Il filo conduttore del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald è il sogno impossibile cullato da Jay Gatsby. L'ambizioso giovanotto, che ha saputo conquistarsi con tutti i mezzi, leciti e no, prestigio, ricchezza e rispettabilità, vuol far rivivere l'amore fiorito un tempo tra lui e Daisy che un giorno lo ha respinto, povero e senza prospettive, per sposare il rampollo di una delle grandi famiglie americane. Ma i sogni più sono belli e meno hanno la possibilità di avverarsi. E Jay Gatsby non solo non riuscirà a strappare Daisy a Buchanan, pur gettando sulla bilancia tutto il peso del suo fascino e del suo potere, ma finirà addirittura col cadere, vittima innocente, sotto i colpi di un marito tradito messo sulle sue tracce, per vendetta, dal perfido rivale. Al di là dei riferimenti autobiografici, "Il Grande Gatsby" è sopratutto il ritratto di un epoca in cui il mondo dei contrabbandieri di alcolici si mescolava allegramente con quello dei banchieri e delle 'flappers' dei "Roaring Twenties", in attesa che la Grande Crisi seppellisse tutto sotto le macerie dell'"American Dream".
Voto:





Recensione:
Erano anni che volevo leggere questo libro. Precisamente da quando è uscito il film con Leonardo Di Caprio (2013), perchè mi sono innamorata della sua interpretazione e perchè il personaggio di Gatsby mi ricordava la me di qualche anno prima.
Allora, la storia ci viene narrata da un narratore non proprio affidabile, il signor Nick Carraway, che per puro caso diventa il vicino di Jay Gatsby e che sa di lui solo quello che la gente riporta.
Con lo svolgersi degli eventi Jay e Nick si avvicinano molto, ma ancora noi e Nick sappiamo di Jay solo quello che lui vuole farci sapere.
Nonostante la personalità misteriosa di Jay Gatsby sia al centro del romanzo, la vera protagonista è la sua voglia (di Jay) di riconquistare Daisy. E questo aspetto mi ha conquistato del tutto. Jay è una persona estremamente romantica e nostalgica. Tutta la sua vita gira attorno ad un ricordo che lui vuole riportare al presente.
Non crediate che questa sia una storia leggera e superficiale: gli aspetti degli anni '20 che vengono messi in evidenza, sono estremamente profondi. La gente è superficiale al massimo e vede solo la parte esteriore della gente. Questo aspetto viene ben contrastato dal personaggio di Nick che invece tenta di capire tutti nel profondo e non si lascia trasportare dai pettegolezzi.
La vita degli anni Venti non è mai quello che sembra e tutti, TUTTI, hanno qualcosa da nascondere.
Durante la lettura scoprirete che Jay non è quello che dice di essere, Daisy non si capisce mai se c'è o ci fa, di Tom non ne parliamo nemmeno. L'unico che si salva è Nick tenta di tenere le fila di tutto e di non far andare tutto a rotoli. Ma ci riuscirà?
Io ho adorato la lettura di questo libro perchè è pieno di speranza. Le parole di Jay Gatsby sono sempre intrise di nostalgia e speranza appunto che portano anche il lettore a voler che tutto vada per il meglio.
Non vi voglio fare spoiler, ma il finale è uno di quelli che ricorderete a lungo e che vi porterà a riflettere parecchio.
Per quanto lontana sia l'ambientazione (America - anni '20) il romanzo è estremamente attuale. Anche al giorno d'oggi il gossip ha più importanza della verità, l'aspetto superficiale delle persone è più importante di quello che sono dentro e tutto gira intorno alla notorietà.
Un ultimo aspetto che voglio toccare di questo libro è lo stile della scrittura. Pensavo che mi sarei trovata davanti alla solita lettura difficile a causa dello stile di scrittura troppo antico rispetto a quello presente. E devo dire che l'introduzione e la premessa mi avevano spaventato, perchè ho capito veramente poco di quello che ho letto. Invece mi sono trovata davanti ad una scrittura molto lineare e semplice che non mi ha mai messo in difficoltà. Si capisce sempre chi dei personaggi stia parlando, di chi o cosa si stia parlando e non mi sono mai trovata a dover rileggere dei passaggi perchè non li avevo capiti (come mi capita spesso con i classici, in generale).
Insomma, questo è un libro che consiglio a tutti, perchè vi può aprire gli occhi su molti aspetti che toccano anche la nostra quotidianità.
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