Pagine: 363
Editore: Longanesi
Prezzo: 18,60 €
Trama:
In attesa dell’uscita del suo nuovo romanzo, Frank Føns vive rinchiuso in una villa sul mare del Nord. È solo. A tenergli compagnia, l’immancabile bottiglia di whisky e i ricordi. Ricordi dei tempi in cui i suoi thriller non lo avevano ancora reso uno degli autori più famosi in Danimarca, e lui era solo un giovane squattrinato, un marito innamorato e un padre felice. Ora tutto è cambiato. Il successo, si sa, ha un prezzo. Quello che Føns ancora non sa è quanto sia alto.
Lo capisce quando la polizia ritrova il cadavere di una ragazza annegata nelle acque del porto di una tranquilla cittadina costiera, morta in circostanze che sembrano copiate minuziosamente dal romanzo che è in procinto di presentare alla fiera del libro di Copenaghen. Ma perché qualcuno dovrebbe ispirarsi a un omicidio del suo libro? E in quanti possono conoscere il contenuto di un’opera ancora inedita?
La sconcertante analogia lo induce a iniziare un’indagine tutta sua. Quando si trova a Copenaghen per la fiera, vede compiersi un altro omicidio del tutto simile a uno di quelli descritti in un suo romanzo. La stessa efferata violenza, la stessa insopportabile crudeltà. Solo allora la possibile coincidenza assumerà i connotati di una vera e propria persecuzione, di un folle gioco fra lo scrittore e un lettore, a quanto pare, molto attento. E sempre un passo avanti...
Lo capisce quando la polizia ritrova il cadavere di una ragazza annegata nelle acque del porto di una tranquilla cittadina costiera, morta in circostanze che sembrano copiate minuziosamente dal romanzo che è in procinto di presentare alla fiera del libro di Copenaghen. Ma perché qualcuno dovrebbe ispirarsi a un omicidio del suo libro? E in quanti possono conoscere il contenuto di un’opera ancora inedita?
La sconcertante analogia lo induce a iniziare un’indagine tutta sua. Quando si trova a Copenaghen per la fiera, vede compiersi un altro omicidio del tutto simile a uno di quelli descritti in un suo romanzo. La stessa efferata violenza, la stessa insopportabile crudeltà. Solo allora la possibile coincidenza assumerà i connotati di una vera e propria persecuzione, di un folle gioco fra lo scrittore e un lettore, a quanto pare, molto attento. E sempre un passo avanti...
Voto:


Recensione:
Come primissima cosa voglio farvi notare che è un libro crudo e che tratta temi molto taboo per la nostra società: mi riferisco a droga, stupro, abuso di alcool e omicidi brutali. Questa è la sostanza del libro. Quindi se non vi piacciono le scene splatter, non volete sapere per filo e per segno com'è stato ucciso qualcuno e non credete in certe situazioni tutto sia lecito, non leggete questo libro.
Se l'avessi saputo prima e la descrizione del libro mi avesse messo in guardia che non è un libro adatto a tutti, forse non lo avrei letto.
Se mi seguite da un bel po' saprete che i thriller e i gialli sono il mio pane quotidiano, fin da quando ero piccola, e non mi ritengo assolutamente una persona che si impressiona facilmente o che si lascia scioccare da delle parole scritte. L'unica cosa che mi dà fastidio è quando si tocca la religione. Qui la religione non viene neanche sfiorata e fino alle ultime 10 pagine del libro non ho avuto grandi problemi, ma quelle ultime pagine mi hanno messo alla prova.
Ma partiamo dall'inizio, visto che tutto sommato è un libro che ha anche lati positivi.
Il libro si apre immediatamente sull'azione: una donna viene ritrovata morta esattamente come il protagonista del romanzo, Frank Fons, ha descritto nel suo libro. Da qui prende il via tutto il romanzo. Questo aspetto mi è piaciuto molto, perchè non ci si perde a descrivere il protagonista, i luoghi che lo circondano etc, ma si va dritti al sodo. I dettagli della vita passata di Frank emergono gradualmente durante il racconto e si inseriscono nella narrazione in modo del tutto consono. Non mi sono mai trovata a sentirmi confusa perchè prima si parla del presente e poi si fa un salto nel passato, o viceversa. I due tempi sono sempre ben divisi tra loro, ma connessi da fili che fanno sì che il racconto sia coerente a sè stesso.
Mi piace anche il fatto che i capitoli siano divisi in giorni. In questo modo il lettore ha modo di capire bene le tempistiche della storia.
Il protagonista è ben costruito, come tutti gli altri personaggio che compaiono sulla scena, perchè nessuno è immune dagli sbagli. Ognuno ha le sue colpe e i suoi meriti e tutti sono umani. L'unico appunto che devo fare è sul fatto che non ho visto una crescita in nessuno. Mi è sembrato che tutti rimanessero al livello di partenza. Quindi questa è la prima nota negativa.
Poi, ho riscontrato un problema che influenzerà tutti coloro che non sanno il danese: i nomi dei luoghi e certi cognomi sono impossibili da leggere! Io proporrei di inserire una pagina a fine libro con la fonologia dei nomi: chi vuole se li legge nella maniera giusta (ad esempio la sottoscritta) e chi non è interessato può leggerli a caso.
Ma la cosa che mi ha fatto abbassare il voto finale di un bel po' è stato il finale del romanzo (perdonate il gioco di parole).
Se i delitti che avvengono durante il romanzo vengono descritti per come viene ritrovato il corpo, l'ultimo viene descritto mentre accade. E questo porta tutto ad un livello veramente troppo spinto. Almeno per me.
In più non sono stata soddisfatta da come si chiude il romanzo. Quindi anche se mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine, non posso dargli più di 2 su 5.
La premessa non era male, ma è stata sviluppata in modo soltanto discreto.
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