Recensione: Lo Hobbit Di J.R.R. Tolkien

Pagine: 422
Editore: Bombiani
Prezzo: 13,00 €

Trama:

Lo Hobbit funge da introduzione al mondo incantevole della Terra di Mezzo, dimora degli elfi, dei nani, dei maghi, degli orchi, dei draghi, dei goblin e di un esercito di altre creature descritte nel Signore degli Anelli e nel Silmarillion, le storie che ebbero origine dalla fantasia di J.R.R. Tolkien.

Voto:


Recensione:

Ok, sono pronta a sentirmi dire che non capisco niente perchè questo è un classico adorato da MILIONI di persone.
Personalmente non mi è piaciuto così tanto. E' stata una buona lettura, ma non è stata un'avventura che mi ha sconvolto.
Andiamo con ordine: partiamo col parlare della trama. Innanzitutto devo dire che mi è piaciuto moltissimo che le avventure dei nostri eroi non fossero raccontate in maniera troppo lenta. Tutti gli incontri e le sfide che devono affrontare avvengono con un buon passo, impedendo al lettore di annoiarsi troppo, sebbene si tratti della storia di un lungo viaggio. Però più di una volta mi sono trovata disorientata sia nella geografia (soprattutto nel viaggio di ritorno - probabilmente che perchè ci ho messo un mese a leggere il libro) sia sul succedersi degli eventi. Nel senso che sono riuscita a seguire la storia (orchi, Beor, elfi e via dicendo) ma a volte non mi è stato chiarissimo come si sono svolti effettivamente i fatti. Se però mi dite che rileggendolo magari potrei capirci di più, forse potrei riprovarci più avanti. 
Una cosa che non mi è piaciuta della scrittura (e qui so che dipende tutto da me e dal fatto che il libro è "vecchio") è lo stile: ci sono parole vecchie, la costruzione delle frasi non è quella attuale e questo ha contribuito molto al mio smarrimento. Per non parlare di tutte le volte che Bilbo dice di voler tornare a casa: l'abbiamo capito!
Parlando di Bilbo posso dirvi che l'ho apprezzato moltissimo come personaggio. Questo sì! A differenze di tanti eroi che non hanno mai dubbi sulla loro missione e su come portarla a termine, Bilbo ha dubbi fin dall'inizio. La paura a volte si fa talmente grande che a lui viene voglia di scappare. Quindi in questo è veramente un personaggio verosimile (nonostante sia uno Hobbit) e più di una volta mi sono ritrovata ad applaudire le sue gesta perchè nonostante se la stia facendo sotto trova un modo per uscire dai guai o per modificare il corso degli eventi.
Restando sui personaggi vorrei parlarvi di Gandalf. Lo so che il fatto che sia un personaggio misterioso gioca a favore del fatto che non si veda molto nel libro, però avrei preferito saperne un po' di più. Magari nel Signore Degli Anelli lo conoscerò meglio!
I nani invece mi è parso di conoscerli da sempre, anche se Thorin fa discorsi troppo lunghi e pomposi per i miei gusti.
Insomma, in generale mi è piaciuto come libro però non è il mio libro preferito. Sicuramente è una pietra miliare della letteratura fantasy, quindi se non l'avete ancora letto non esitate oltre. Non sprecherete sicuramente il vostro tempo!

P.s. Io ho preso Lo Hobbit Annotato solo perchè si accompagnava bene alla trilogia del Signore Degli Anelli che avevo già a casa, ma le note non le ho neanche lette...magari alla prossima rilettura!

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