Buongiorno lettori,
Oggi sono qui per parlarvi di cosa ne ho pensato dell'ultimo adattamento cinematografico di Piccole Donne.
Innanzitutto, è fondamentale che sappiate che in questo adattamento sono compresi sia Piccole Donne che Piccole Donne Crescono. Io che volevo leggere il libro prima del film mi sono trovata spiazzata quando ho visto che inserivano anche gli avvenimenti del secondo libro. In realtà questa scelta ha senso, sia cinematograficamente sia da un punto di vista logico. In molti casi, infatti, i due libri sono venduti come un solo volume intitolato semplicemente Piccole Donne.
Se però volete avere la sorpresa di ciò che accade anche nel secondo libro, vi consiglio di leggerlo prima di vedere il film, perchè io ho avuto un sacco di spoiler!
Iniziamo parlando della struttura del film. Sicuramente non tutti apprezzeranno che ci siano continui salti temporali tra presente e passato. Io, personalmente, l'ho trovato un espediente molto piacevole. Tenete presente che a me piace un sacco anche come è girato C'Era Una Volta, quindi mi piacciono proprio i telefilm e film che funzionano così.
Alcuni però potrebbero dire che così si crea confusione nello spettatore, soprattutto se non conosce già la storia delle sorelle March, che potrebbe perdersi nelle varie time-line.
Non posso parlare per chi non conosce per nulla la storia, però posso dirvi che secondo me le due linee temporali sono state realizzate in maniera abbastanza diversa, in modo che anche lo spettatore ignaro possa rendersi conto che si sta facendo avanti e indietro nel tempo.
Gli attori sono strepitosi:
Saoirse Ronan nei panni di Jo è fantastica. Ha saputo dare al personaggio tutto il carattere di cui aveva bisogno. Jo è una donna forte, ma non sempre ne è convinta al 100%. Saoirse l'ha interpretata in maniera così verosimile che sembra impossibile che Jo non sia mai veramente esistita.
Su questo punto vorrei spendere due parole per affrontare il piccolo cambiamento che è stato fatto nel film, rispetto agli scritti che Jo porta all'editore.
Se come me non vi siete mai interessati al romanzo prima dell'uscita di questo film e non vi siete mai interessati alla vita di Louisa May Alcott, sarà sembrato strano anche a voi che nel film Jo scriva un romanzo sulla vita delle quattro sorelle. E se non fosse stato per il VeniVidi di Federica Frezza (che vi consiglio di guardare perchè ne sa molto più di me) su youtube, non avrei mai capito questa scelta.
Nel suo video, Federica ci dice che è ampiamente risaputo che Piccole Donne è una storia molto autobiografica e che quindi per questo la regista del film, Greta Gerwig, abbia voluto mescolare il personaggio di Jo con l'autrice del romanzo. Una chicca che non tutti sanno e non tutti possono quindi cogliere.
Voi dite quello che volete, io Piccole Donne l'ho guardato solo perchè c'era Emma Watson. Sennò non me ne sarebbe fregato nulla.
Premesso che a me lei piace - mi piace come recita, mi piace come persona, le sono affezionata perchè resterà sempre Hermione nel mio cuore - qui non aveva un ruolo facile. Meg è la sorella meno interessante delle quattro: si adegua alle richieste della società, non ha sogni "strani" rispetto a quello che ci si aspetta da lei. Emma è riuscita a darle spessore rendendo chiari i conflitti che il suo personaggio affronta, che sono tutti interiori. Vorrebbe mettersi in mostra per attirare il giusto pretendente, ma si rende conto che non è da lei, che lei sta meglio come donna umile ma di sani principi. Vorrebbe contrarre un matrimonio vantaggioso, ma si innamora di un semplice insegnante e allora chissenefrega dei soldi. Vorrebbe spendere come le altre ma si rende conto che lei ha molto di più perchè ha un amore vero.
Insomma, non ha un ruolo primario in questo film, ma quando la si vede a me è piaciuta tanto.
Eliza Scanlen io non l'avevo mai vista. Purtroppo il suo personaggio in Piccole Donne non ha modo di svilupparsi chissà quanto. Soprattutto in questo film la vediamo poco mentre è ancora in forze. La vediamo quasi sempre malata e in fin di vita, quindi non ha modo di mostrarci quanto generosa e altruista lei sia, quanto sarebbe stata una perfetta donna di casa se non se ne fosse andata così presto. Nonostante questo Eliza ha fatto un buon lavoro nell'interpretare questa figura che dal film non riesce ad emergere come si deve.
Oggi sono qui per parlarvi di cosa ne ho pensato dell'ultimo adattamento cinematografico di Piccole Donne.
Innanzitutto, è fondamentale che sappiate che in questo adattamento sono compresi sia Piccole Donne che Piccole Donne Crescono. Io che volevo leggere il libro prima del film mi sono trovata spiazzata quando ho visto che inserivano anche gli avvenimenti del secondo libro. In realtà questa scelta ha senso, sia cinematograficamente sia da un punto di vista logico. In molti casi, infatti, i due libri sono venduti come un solo volume intitolato semplicemente Piccole Donne.
Se però volete avere la sorpresa di ciò che accade anche nel secondo libro, vi consiglio di leggerlo prima di vedere il film, perchè io ho avuto un sacco di spoiler!
Iniziamo parlando della struttura del film. Sicuramente non tutti apprezzeranno che ci siano continui salti temporali tra presente e passato. Io, personalmente, l'ho trovato un espediente molto piacevole. Tenete presente che a me piace un sacco anche come è girato C'Era Una Volta, quindi mi piacciono proprio i telefilm e film che funzionano così.
Alcuni però potrebbero dire che così si crea confusione nello spettatore, soprattutto se non conosce già la storia delle sorelle March, che potrebbe perdersi nelle varie time-line.
Non posso parlare per chi non conosce per nulla la storia, però posso dirvi che secondo me le due linee temporali sono state realizzate in maniera abbastanza diversa, in modo che anche lo spettatore ignaro possa rendersi conto che si sta facendo avanti e indietro nel tempo.
Gli attori sono strepitosi:
Saoirse Ronan nei panni di Jo è fantastica. Ha saputo dare al personaggio tutto il carattere di cui aveva bisogno. Jo è una donna forte, ma non sempre ne è convinta al 100%. Saoirse l'ha interpretata in maniera così verosimile che sembra impossibile che Jo non sia mai veramente esistita.
Su questo punto vorrei spendere due parole per affrontare il piccolo cambiamento che è stato fatto nel film, rispetto agli scritti che Jo porta all'editore.
Se come me non vi siete mai interessati al romanzo prima dell'uscita di questo film e non vi siete mai interessati alla vita di Louisa May Alcott, sarà sembrato strano anche a voi che nel film Jo scriva un romanzo sulla vita delle quattro sorelle. E se non fosse stato per il VeniVidi di Federica Frezza (che vi consiglio di guardare perchè ne sa molto più di me) su youtube, non avrei mai capito questa scelta.
Nel suo video, Federica ci dice che è ampiamente risaputo che Piccole Donne è una storia molto autobiografica e che quindi per questo la regista del film, Greta Gerwig, abbia voluto mescolare il personaggio di Jo con l'autrice del romanzo. Una chicca che non tutti sanno e non tutti possono quindi cogliere.
Voi dite quello che volete, io Piccole Donne l'ho guardato solo perchè c'era Emma Watson. Sennò non me ne sarebbe fregato nulla.
Premesso che a me lei piace - mi piace come recita, mi piace come persona, le sono affezionata perchè resterà sempre Hermione nel mio cuore - qui non aveva un ruolo facile. Meg è la sorella meno interessante delle quattro: si adegua alle richieste della società, non ha sogni "strani" rispetto a quello che ci si aspetta da lei. Emma è riuscita a darle spessore rendendo chiari i conflitti che il suo personaggio affronta, che sono tutti interiori. Vorrebbe mettersi in mostra per attirare il giusto pretendente, ma si rende conto che non è da lei, che lei sta meglio come donna umile ma di sani principi. Vorrebbe contrarre un matrimonio vantaggioso, ma si innamora di un semplice insegnante e allora chissenefrega dei soldi. Vorrebbe spendere come le altre ma si rende conto che lei ha molto di più perchè ha un amore vero.
Insomma, non ha un ruolo primario in questo film, ma quando la si vede a me è piaciuta tanto.
Eliza Scanlen io non l'avevo mai vista. Purtroppo il suo personaggio in Piccole Donne non ha modo di svilupparsi chissà quanto. Soprattutto in questo film la vediamo poco mentre è ancora in forze. La vediamo quasi sempre malata e in fin di vita, quindi non ha modo di mostrarci quanto generosa e altruista lei sia, quanto sarebbe stata una perfetta donna di casa se non se ne fosse andata così presto. Nonostante questo Eliza ha fatto un buon lavoro nell'interpretare questa figura che dal film non riesce ad emergere come si deve.
Anche Florence Pugh per me era una sconosciuta., però mi è piaciuta tanto. Per come è costruito il film riusciamo a non detestare del tutto il personaggio di Amy, che invece nel libro sarebbe da prendere a schiaffi ogni due pagine. Lei è la seconda vera protagonista del film. Vedere come cresce il suo personaggio è fantastico. Passa dall'essere un'insopportabile ragazzina ad essere una donna fatta e finita che sa quello che vuole e lo rincorre. Florence l'ha resa più umana e meno antipatica.
A questo punto mi sembra d'obbligo parlare di Laurie.
Timothée Chalamet potrebbe recitare l'elenco telefonico e saremmo tutti contenti lo stesso. Non so che cos'abbia di così particolare che ce lo fa piacere a tutti. E' bravo, è affascinante ed è un perfetto Laurie: ricciolino, magretto e un po' strano.
Ovviamente tutti amiamo il personaggio di Laurie e tutti ci siamo mangiati le mani quando Jo l'ha rifiutato. La scena in cui lui si dichiara e Jo lo respinge mi ha fatto sentire il cuore stringersi. Timothée ha dato un'interpretazione magistrale del personaggio e lo ha avvicinato ancora di più al cuore della gente.
Passiamo alle pecche del film: l'amore tra questi ultimi due personaggi. Nel romanzo l'amore tra i due è un sentimento che nasce molto gradualmente finchè nessuno dei due può più negarlo e si sposano.
Nel film sembra quasi che Laurie si svegli tutto d'un colpo quando vede un suo ritratto fatto da Amy e che Amy invece sia stata sulle spine per anni aspettando che questo benedetto ragazzo aprisse gli occhi. E credo di non essere stata l'unica a trovare la nascita di questo sentimento troppo affrettata nel film.
Altri due punti che mi hanno fatto storcere un po' il naso sono stati la giovinezza di Fritz (che nel libro ha minimo quarant'anni, mentre nel film ne ha si e no trenta) e che le lettere vengano narrate dai personaggi. Non so bene come spiegarvi quest ultimo punto. Ci sono delle scene nel film dove Fritz e Jo scrivono delle lettere e la regista ha deciso di isolare il personaggio in una stanza mentre questo ci dice cosa ci sia scritto nella lettera. Secondo me c'entrava poco con la narrazione. Non l'ho trovata una scelta sensata e non ha aggiunto nulla al film. Anzi, ha spezzato la narrazione e basta.
Per il resto il film è fatto veramente molto bene ed è mooooolto fedele al romanzo originale.
Per il resto il film è fatto veramente molto bene ed è mooooolto fedele al romanzo originale.
Menzione d'onore a Meryl Streep che fa da comic relief del film e che mi ha fatto sbellicare dalle risate. Ha reso zia March meno odiosa e ci ha dato delle battute formidabili senza mai perdere la sua eleganza.
Voi l'avete visto? Che ne avete pensato? Parliamone qui sotto nei commenti!
P.s. a me è piaciuto così tanto che mi comprerò il DVD e me lo riguarderò sicuramente almeno una volta l'anno!
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