Recensione: The Hate U Give di Angie Thomas


Genere: Narrativa Contemporanea, Per Ragazzi
Pagine: 416
Edizione: Giunti
Prezzo:  13,30 €
Trama:

Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.


Recensione:

Io lo farei diventare una lettura obbligatoria in TUTTE le scuole di TUTTI i Paesi. 
Seguendo le vicende di Starr abbiamo la possibilità di provare a capire bene cosa prova una persona di colore quando vengono perpetrate delle ingiustizie solo perchè il colore della loro pelle è diverso dal nostro.
La cosa che mi ha colpito di più e che mi ha fatto riflettere un sacco è che ai bambini viene insegnato come comportarsi quando si viene fermati dalla polizia. Io, come donna bianca, ho sempre avuto un po' di tachicardia quando vengo fermata dalla polizia perchè ho sempre paura che trovino qualcosa che non va, ma non ho mai avuto paura che potessero SPARARMI solo perchè sto prendendo il libretto della macchina dal porta documenti. Questa cosa, veramente, mi fa rabbrividire e mi fa venire le lacrime agli occhi ogni volta che ci penso. Un bambino non dovrebbe pensare che se si muove troppo velocemente, chi dovrebbe difenderlo potrebbe privarlo della vita. 
E poi, Angie Thomas, attraverso Starr ci mostra quanto stupidi siamo noi bianchi e quanto razzisti risultiamo anche quando crediamo di star "semplicemente scherzando". 
A parte le riflessioni che questo libro ci offre e l'esame di coscienza che sarete costretti a farvi una volta finito di leggere, queste pagine sono scritte benissimo.
A parlare è palesemente una ragazzina di 16 anni, che è dovuta crescere troppo in fretta a causa delle esperienze che la vita, anzi l'umanità, le ha messo davanti. La scrittura è estremamente scorrevole e mai noiosa.
Starr ci accompagna tra i suoi pensieri con facilità, tanto che alla fine è impossibile non stare dalla sua parte.
Starr ci mostra cosa la vita ti spinge a fare quando la tua voce è lo strumento più potente che hai, ma è anche la prima cosa che viene soffocata.
Starr ci fa capire perchè anche noi che non subiamo le ingiustizie che affrontano le persone di colore dobbiamo GRIDARE insieme a loro, in modo che tutte queste disparità possano cessare.
Non importa quanti anni abbiate: leggete questo libro e riflettete! E poi spargete la parola, fatelo leggere ad altri. E se gli altri non vogliono leggere raccontategli la storia di Starr e Khalil e fategli capire che questo libro è finzione ma che purtroppo queste cose succedono tutti i giorni nel mondo e che non va assolutamente bene. Non possiamo più stare con gli occhi chiusi!

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